BERTO FOR PAPILLOVER: INTERVIEW.

Ti ricordi l’esatto momento in cui ha deciso di diventare una fashion designer?

Ho sempre amato il disegno e già da piccolina creavo modelli per le mie Barbie e sognavo di vederli sfilare. Durante il liceo ho nutrito la mia passione per la moda e così quando mi sono diplomata ho deciso di iscrivermi al corso triennale di Fashion design ed ho sviluppato una vera passione per gli accessori. 

 
La pianificazione è importante per sviluppare il processo creativo, il tempo va distribuito per la ricerca e l’approfondimento, per lo sviluppo del prototipo e per decidere cosa produrre.
Qual è stato il tuo primo progetto?

Papillover è il mio primo progetto. Io e mia sorella, entrambe appassionate di accessori, abbiamo deciso di realizzare una linea di papillon per uomo donna e bambino. Papillover è un nuovo modo di vivere il papillon, infatti i nostri papillon, interamente Made in Italy, sono pensati in tante forme e fantasie e realizzati a mano per proporre un accessorio unisex e indossabile in tutti i contesti e con ogni look.

Il processo creativo: lavori in modo istintivo o pianifichi ogni singolo step? Da dove arrivano le tue idee?
Il processo creativo è un mix di pianificazione e istinto. Le collezioni devono seguire I trend di stagione per cui partendo da quelli realizzo il mio mood e la cartella colori, ma l’istinto e il mio gusto personale guidano le mie scelte. La pianificazione è importante per sviluppare il processo creativo, il tempo va distribuito per la ricerca e l’approfondimento, per lo sviluppo del prototipo e per decidere cosa produrre.


Che cosa hai pensato quando sei stata contattata da Berto?

Oltre che dalla qualità dei tessuti e dalla vastissima scelta, sono stata colpita dalla disponibilità e dall’apertura verso i nuovi progetti dimostratami del team di Berto.


Con quali dei tessuti di Berto hai lavorato per il tuo progetto e le tue collezioni?

Ho usato diversi tessuti Berto, generalmente per I miei papillon preferisco le tele leggere fisse come il Bonsai utilizato nella collezione omonima, ma talvolta utilizzo denim più pesanti leggermente elasticizzat come nella collezione Strips.


Qual è la parte più significativa di Berto for Talents secondo te? Quali obiettivi sei stata in grado di raggiungere grazie a questo programma? 

Trovo magnifico che Berto abbia puntato e investito sul mio progetto, con la nostra collaborazione mi ha offerto la possibilità di avere una visibilità internazionale.


“Less but better” può essere letto come l’approvazione di un certo grado di purezza nel design ma anche nel fashion design. Può anche essere inteso come un messaggio ambientale sulla riduzione e la sostenibilità. Cosa ne pensi?

Sono d’accordo con questa politica, infatti in diverse occasioni ho utilizzato spezzoni e rimanenze di denim Berto per realizzare papillon unici.


C’è qualcosa che non hai mai fatto e che ti piacerebbe realizzare?

Mi piacerebbe ampliare la gamma di accessori sul mio e-commerce, utilizzando i tessuti Berto, sto già studiando cravatte, pochette, fasce per capelli e gemelli.




www.papillover.com