Berto4YoungTalents Update: EDITHMARCEL.
Il brand ha appena lanciato il proprio e-commerce che vi invitiamo a visitare e poche settimane fa ha presentato alla stampa anche la propria collezione SS18.

La collezione guarda, con ammirazione e nostalgia, i fasti della Grecia antica, la sua arte sublime e le sue architetture maestose. Quello che interessa i designer non è però solo il carattere senza tempo dell’arte antica, ma la sua relazione con il tempo, e l’inevitabile decadenza di stili e attitudini che porta con sé. Le statue greche, emblema di una civiltà che non esiste più, sono ora le tele degli writer che, a metà tra i vandali e gli artisti di strada, si prendono la libertà di affrontare la storia, alterandone i simboli.
Grande attenzione è data all'eco-sostenibilità, che si traduce nell’uso di tessuti certificati di origine vegetale e/o biologica e di materiale post-consumo convertito.
Cercando un equilibrio tra antichità e contemporaneità, la collezione si muove attraverso materialità che evocano le tuniche e i drappeggi greci; cady, sete, jersey: tessuti morbidi, che prendono vita sul corpo e cadono poi a terra. Grande attenzione è data all'eco-sostenibilità, che si traduce nell’uso di tessuti certificati di origine vegetale e/o biologica e di materiale post-consumo convertito.

Questi tessuti e materiali sono contrastati da tivek e pelle, che riportano a situazioni diverse: in particolare la strada e i movimenti giovanili sottoculturali. Il capo che rappresenta l’unione di questi immaginari è il biker: costruito totalmente in pelle, rispettando la sua origine, viene riportato al passato con i colori, che ricordano la Grecia antica, oppure nella costruzione, in cui attraverso il drappeggio il biker si unisce ad una giacca classica e diventa ibrido. I dettagli costruttivi dei capi sono un omaggio al classicismo: tasche intarsiate e nervature che corrono intorno ai capi e imitano quasi le scanalature delle colonne.

Nella ricerca, è apparso chiaro come, nella Grecia antica, i generi fossero distinti forse solo da materiali e modalità di drappeggio, e come il vestito fosse un capo condiviso e presente nel guardaroba maschile e femminile. Traducendo al presente questa indifferenza – per i designer, la vera definizione di libertà – si è deciso di proporre, oltre ai classici capi del nostro guardaroba genderless, anche degli abiti/tunica. Le stampe e i simboli giocano con l’austerità delle architetture e sculture classiche, in maniera fresca e con animo ‘teppista’ ma consapevole del valore della storia e della necessità di trasportarla nel nostro quotidiano.

Le illustrazioni, presenti sulle t-shirt e anche su altri capi della collezione, guardano in maniera diretta ai graffiti e si muovono sul sottile confine tra vandalismo e espressione artistica. Il logo del brand, come affermazione di identità creativa che va definendosi sempre di più, è presente ricamato su del nastro di gros-grain applicato sugli spacchi degli abiti e delle t-shirt, ricamato nelle felpe o inserito all’interno delle stampe.