Qual è stato il tuo primo progetto?
Il mio primo progetto fu il frutto della mia prima idea di fashion design, ovvero di creare top casual aderenti per ragazzi che catturassero lo sguardo. Lo chiamai Marteino, come il mio secondo nome.
Il processo creativo: lavori in modo istintivo o piani chi ogni singolo step? Da dove arrivano le tue idee?
Il mio processo creativo è istintivo e strutturato allo stesso tempo. Parto sempre da un messaggio o da un’emozione che desidero comunicare, e quel messaggio è solitamente influenzato da ciò che mi circonda. Cerco sempre di creare in un ambiente positivo, con il desiderio di suscitare una reazione emotiva nel cliente. Quando sono alla ricerca di idee, preferisco essere circondato dalla natura, dove l’ispirazione e le possibilità sono al loro stato più puro e unico.
Che cosa hai pensato quando sei stato contattato da Berto?
Abbiamo contattato Berto dopo aver scoperto i loro tessuti. Quando li abbiamo visti si è accesa in noi una fiamma di creatività e gioia.
Con quali dei tessuti di Berto hai lavorato per il tuo progetto e le tue collezioni?
Abbiamo lavorato con il loro denim cimosato, in particolare con Sandal Herringbone e Seawater.
“Less but better” può essere letto come l’approvazione di un certo grado di purezza nel design ma anche nel fashion design. Può anche essere inteso come un messaggio ambientale sulla riduzione e la sostenibilità. Cosa ne pensi?
“Less but better” è uno dei messaggi principali del nostro brand, e usiamo spesso il termine “slow fashion”. Penso che il consumo consapevole sia un concetto importante che dovrebbe essere adottato dai produttori tessili, in un’epoca in cui siamo consapevoli dei rischi che corre il nostro pianeta.
C’è qualcosa che non hai mai fatto e che ti piacerebbe realizzare?
Siamo nella fase di crescita del nostro brand, quindi c’è molto da esplorare e da creare. In particolar modo, ci piacerebbe esplorare la possibilità di intraprendere esclusive collaborazioni con Berto.